| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| Lynx |
Inserito il - 08/01/2012 : 15:40:42
Un saluto a tutti, inizio con il dire che sono nuova del forum e ho un'esperienza piuttosto limitata nel campo della sceneggiautra cinematografica, poiché provengo dal settore fumetto (autoriale nello specifico) e scrittura in genere (per chi lo desidera posso fornire un c.v. completo di opere realizzate e premi ricevuti). Insieme a una collega scrittrice, che ha già alcune esperienze come sceneggiatrice cinematografica (ne ha scritte già due, di cui una prodotta e un soggetto per corto, anch'esso prodotto e premiato) abbiamo scritto una sceneggiatura completa e registrata presso copyzero. Si tratta dello script di un lungometraggio, una commedia sentimentale in cui la protagonista intraprende un percorso di evoluzione in seguito a una serie di eventi (tragici ma spesso sdrammatizzati grazie alla presenza di una comprimaria), e il nostro obiettivo è quello di poterlo realizzare.
Ci rivolgiamo, quindi, a qualche regista o produttore, che possa in qualche modo trovare interessante il nostro progetto e collaborare con noi a una possibile realizzazione.
Chi desidera può contattarmi qui o per email all'indirizzo ilaria.fr@katamail.com
Grazie. |
| 15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| Enry23 |
Inserito il - 14/07/2012 : 00:05:14
Tuku, ma che te possino, dove sei stato negli ultimi mesi?
Scherzo, ma all'interno del forum tra maggio e giugno abbiamo
creato un gruppo (CIAKSCRIPT) in cui confrontarci e
scambiare idee, consigli, pareri e, perchè no, anche
collaborazioni... |
| onyx |
Inserito il - 13/07/2012 : 21:41:18
bell'idea Tuku! |
| ilcortificio |
Inserito il - 29/03/2012 : 13:18:47
La mia mail personale è rmoretto@jrstudio.it fatemi sapere. Ciao a tutti. |
| Zorinik |
Inserito il - 29/03/2012 : 12:20:53
| Kaisersose63 ha scritto:
Ciao Roberto,
anche su lungometraggi? Sarei interessato ad una tua valutazione e consiglio.
| ilcortificio ha scritto:
Faccio il produttore video, quindi analizzo e valuto tutto. Niente è scartabile a priori quindi se un progetto mi convince lo abbraccio totalmente, se non posso o non sono interessato a investirci tempo e lavoro sono sempre pronto a dare piccoli consigli, sono gratis e non vincolanti eheheheh.
Ciao a tutti.
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Io avrei scritto alcune puntate e il soggetto di una serie (formato TV, ma anche per il web sarebbe buona), in cui credo molto, faccio la stessa domanda di Kaisersose63 :D |
| Ciak |
Inserito il - 29/03/2012 : 12:08:24
Nonnino hai ragione, come indipendente bisogna essere pronti a tutto. Anche dal mio punto di vista l'ideale sarebbe realizzare qualcosa che funzioni "economicamente" con le sue gambe, nel contempo stiamo coproducento un film di un regista francese indipendente destinato a concorsi e al sottobosco... il tutto senza soldi e per adesso anche senza distribuzione...
Questo per dirvi che malgrado in Francia il cinema sia piu' fiorente del nostro anche da loro c'è un gruppo di artisti stufi alla ricerca di un sistema alternativo. E' una vera battaglia dove siamo onorati di essere stati coinvolti. Non siamo soli che pensano nello stesso modo e vanno in questa direzione. Registi come Truffaut, Godard, Chabrol sono usciti dagli studi per girare in strada con la telecamera in spalla, creando la Nouvelle Vague, utilizzando Internet, la fotografia, i nuovi mezzi cinematografici, leggeri e funzionali, il tutto assieme alla comunicazione per sconvolgere il mercato e creare del Nuovo. E' possibile e lo stiamo facendo, ma funzionerà? |
| Kaisersose63 |
Inserito il - 29/03/2012 : 12:07:26
Ciao Roberto,
anche su lungometraggi? Sarei interessato ad una tua valutazione e consiglio.
| ilcortificio ha scritto:
Faccio il produttore video, quindi analizzo e valuto tutto. Niente è scartabile a priori quindi se un progetto mi convince lo abbraccio totalmente, se non posso o non sono interessato a investirci tempo e lavoro sono sempre pronto a dare piccoli consigli, sono gratis e non vincolanti eheheheh.
Ciao a tutti.
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| nonnino |
Inserito il - 29/03/2012 : 07:59:27
| Ciak ha scritto:
Ho cercato in passato di entrare in quel mondo come co-produzione ma non ci sono riuscito malgrado contatti molto forti.
Potrebbe anche essere che il progetto fosse debole ma quell'esperienza mi ha reso cosciente del sistema.
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sistema di cui, a prescindere, ti piacerebbe far parte, se ho capito bene, in quanto unico che riesca a produrre e distribuire lavori.
L'alternativa a questo tipo di sistema sarebbe un altro sistema, magari con le medesime basi, che gli faccia concorrenza, ma giusto quello, perchè gli affari sono affari ed i soldi sono i soldi e se non segui il mercato, sei tagliato fuori che tu abbia o meno delle buone idee sotto mano.
Allora, qual'è l'alternativa? Ecco una proposta di Bresson: la "biografia culturale della sceneggiatura" che in parte condivido. Dopo parecchie riunioni tra amici e all'osteria, ci siamo chiesti le stesso cose ed è uscita una proposta misera, ma che inaspettatamente ha dato risultati sorprendenti: la cultura locale, magari ristretta al condominio, alla fabbrica o al quartiere, se proprio non vogliamo pensarla a livelli di paese, provincia o regione, ma sicuramente coinvolgente. Forse non produrrà (soldi e fama perchè è a questo che tendiamo principalmente, diciamocelo chiaro) nell'immediato, ma qualche traccia anche profonda la lascia eccome e alcuni di questi "sottoprodotti" sono andati a importantissimi Festival Internazionali, tra cui Venezia, Cannes, San Sebastian. |
| ilcortificio |
Inserito il - 29/03/2012 : 01:01:54
Faccio il produttore video, quindi analizzo e valuto tutto. Niente è scartabile a priori quindi se un progetto mi convince lo abbraccio totalmente, se non posso o non sono interessato a investirci tempo e lavoro sono sempre pronto a dare piccoli consigli, sono gratis e non vincolanti eheheheh.
Ciao a tutti. |
| Zorinik |
Inserito il - 29/03/2012 : 00:02:32
Secondo me un'alternativa valida può essere il web: nessuno ha ancora espresso tutto il suo potenziale (del web) per il cinema... se ben usato penso possa rivoluzionare il tutto.
In giro vedo già gente che ci sta provando a usare il web come piattaforma di distribuzione (un valido corto di 30 minuti che ho visto qualche settimana fa chiedeva solo 80 cent tramite PayPal, glieli ho dati volentieri), ma il problema è che è ancora tutto troppo frammentato, e di conseguenza tutti hanno poca visibilità anche nel web, che è potenzialmente infinito.
Io col mio sito sto provando a colmare questa cosa, infatti cercherò di farlo diventare una piattaforma di distribuzione per chiunque voglia tentare... o quella è l'idea... solo che in Italia è difficile pure fare una cosa del genere ^^" ma questa è solo una delle idee comunque... penso che se ci si impegna, si può sfruttare internet in maniere mai viste prima.
Parlando di progetti personali (perché come tutti, anche io ne ho da parte mica pochi :P), Roberto posso sapere cosa intendi con "indirizzarvi per la produzione"? :) |
| ilcortificio |
Inserito il - 28/03/2012 : 20:18:56
Se volete i miei contatti sono qui sotto. Poi in questo periodo sto leggendo un mare di sceneggiature! Mi farebbe piacere anche solo indirizzarvi per la produzione. A presto. |
| Ciak |
Inserito il - 28/03/2012 : 18:56:13
In linea di massima anche a me piace fare il "purista" alla ricerca dell"eccellenza" ma non sono contrario a un mercato mass market se funziona.
Se mi proponessero di produrre qualcosa di commerciale probabilmente non mi tirerei indietro. Nella vita ho lavorato per detersivi, alcolici, e non ci ho trovato nulla di male.
Qualcosa di analogo l'ho visto succedere a diversi bravi giovani sceneggiatori i quali si erano proposti con loro storie originali per poi non farne nulla e invece ritrovarli a lavorare a cottimo sulle serie TV commerciali.
Per noi comuni mortali l'alternativa potrebbe essere quella di farci assorbire dal sistema, sempre che ci assumano, o diversamente prendere le redini e proporre qualcosa di diverso, di nuovo, non in alternativa ma in aggiunta... in questo modo tutta l'attività ne trarrebbe giovamento.
Credimi il coraggio non ci manca (parlo di noi indipendenti), ma senza una distribuzione è un suicidio. |
| Kaisersose63 |
Inserito il - 28/03/2012 : 16:57:10
Secondo me è un problema di high concept e di tutti i problemi connessi ad esso.
Non riescono a scommettere su idee innovative, ma solo su remake di pellicole (alcune nemmeno troppo vecchie), libri o argomenti scontati come la mafia o la criminalità in genere (Romanzo Criminale, Faccia d'angelo ecc) tutte cose sulle quali possono sedersi a tavolino e stabilire che certamente un tot di pubblico lo otterrano e quello basterà solo a ripagarsi le spese.
Una cosa che potrebbe anche starci se però non tirata troppi all'estremo.
In molti casi viene prima il marketing in tutti i suoi aspetti e poi il film.
Manca il coraggio di osare. |
| Ciak |
Inserito il - 28/03/2012 : 12:48:13
Grazie Bresson
Dove trovo queste biografie culturali delle sceneggiature? La cosa mi interessa...
Piu' ho informazioni e piu' avro' annotazioni importanti da inserire nel nostro business plan. (Questo è il vero motivo per cui mi sono inserito nel vostro forum).
Poi chissà... vedremo se la nostra idea possa avere futuro.
C'è una cosa che non mi è chiara, e ho già chiesto. Perché le sceneggiature vincenti non riescono a prendere la via di produzioni di rilievo. O forse sbaglio?
Ad esempio ne ho letta una trovata seguendo l'url dalla home del vostro sito. Era interessante, forse il finale un po' scontato, ma mi è sembrata facilmente producibile. Detto tra noi, non tutti i film devono poi diventare obbligatoriamente un opera omnia...
Eppure solo dopo oltre 5 anni dal premio ne stanno facendo un film ma con mezzi alquanto esigui, motivo per il quale le probabilità di successo sono alquanto esigue... |
| Bresson |
Inserito il - 27/03/2012 : 14:24:25
Il tuo è un discorso interessante Ciak.
In passato abbiamo provato ad avviare un'indagine sulle "biografie culturali" delle sceneggiature. Cioè il percorso che fa un testo prima di diventare film. Percorso che possiamo riassumere in una semplice domanda: come diventa un film una sceneggiatura italiana?
Attraverso queste biografie è possibile avere una sorta di tracciabilità delle vie di produzione di Cinema in Italia.
Ci riproveremo, invitando i partecipanti del Forum e gli iscritti alla newsletter a spedirci le "biografie culturali" delle loro sceneggiature. Cercando di integrare questi tracciati con quelli dei film più famosi.
Sono sicuro verrà fuori una mappa con molti percorsi.
Personalmente sono convinto che nei prossimi quattro o cinque anni per gli inediti ci saranno più possibilità. Ma la prima cosa da prendere in considerazione è che non esiste un unico modo per fare cinema.
Che la via più semplice sia quella di incontrare un produttore, gli piace la nostra storia, bene, la produce, è scontato e ce lo auguriamo tutti. Ma è una visione romantica del fare Cinema, esiste, probabilmente, ma è riservata a poche persone, quelle che hanno la fortuna di poter vantare un contatto di questo tipo.
Altri faranno percorsi più lunghi, concorsi vinti, promozioni tramite questi concorsi, Agenzie (per chi ce l'ha... mi vien da dire...) ecc. ecc.
Altri ancora proveranno altre vie... su queste altre vie si gioca il futuro della produzione di cinema negli anni '10.
E in questa direzione mi sembra che tu voglia andare a parare...
Bresson |
| Ciak |
Inserito il - 27/03/2012 : 12:07:08
Ho cercato in passato di entrare in quel mondo come co-produzione ma non ci sono riuscito malgrado contatti molto forti.
Potrebbe anche essere che il progetto fosse debole ma quell'esperienza mi ha reso cosciente del sistema.
A mio avviso se noi come produttori indipendenti vogliamo provarci non dobbiamo cercare di fare concorrenza a quel mercato o essere l'alternativa, ma dovremmo proporre qualcosa di "nuovo" e "inesplorato".
Per fare questo abbiamo bisogno di conoscere i pensieri "veri" di tutte le parti in causa e ho notato che tra voi sceneggiatori c'è molta disponibilità.
Questo stesso atteggiamento l'ho trovato in tutti gli artisti, registi, direttori di fotografia, musicisti, ma anche in tecnici, noleggio di strutture, teatri.
Devo ancora perlustrare quello distributivo, del marketing e perché no quello politico.
In realtà ho già iniziato, e per assurdo ho trovato molta disponibilità tra i politici, sindaci, assessori e presidenti di regione, sia di un area che dell'altra.
Meno disponibilità tra le distribuzioni e le reti generaliste, ogni volta mi hanno rimbalzato o consigliato di rivolgermi alle grande produzioni con la loro rete distributiva già collaudata. Ma non bisogna farne una colpa, credetemi che per loro ha un senso logico.
Per i reparti marketing delle aziende invece ho un'altra convinzione, difatti i direttori marketing sono molto attenti a tutto cio' che è nuovo o innovativo e per questo sono certo che se un progetto fosse sano e interessante, loro potrebbero essere i primi ad aderire. Sarebbe già un ottimo punto di partenza. |
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